
Stufa
Visto che l’abitazione si trova nella regione alpina ad una quota di 1200 msm ho voluto inserire un focolare nel soggiorno, un po’ per tradizione, un po’ per mantenere lo spirito di montagna. Questo focolare non é determinante per il bilancio termico, visto che l’intero apporto energetico avviene esclusivamente dal sole.
La scelta del tipo di apparecchio deve essere effettuata con molta cura. Non é tanto determinate la struttura, stufa o camino per intenderci, ma quanto l’ermeticità, la presa d’aria esterna e lo scambiatore di calore.
Per quanto riguarda i camini entrano chiaramente solo in considerazione se chiusi con un vetro anteriore che elimina il collegamento tra ambiente interno ed estremo tramite la canna fumaria.
L’ermeticità della struttura deve essere garantita, altrimenti perché costruire con particolare attenzione e sigillare ogni dettaglio? Perché effettuare un test di ermeticità blower door, se poi si inserisce un elemento non coerente con questi principi? Purtroppo il mercato non offre molta scelta, le stufe o camini certificati per case passive sono l’eccezione, ma i buoni prodotti ci sono e grazie al successo delle case passive in tutta Europa, parecchie ditte si stanno attivando in questa direzione.
Seconda caratteristica raccomandabile é una presa d’aria di combustione esterna. Visto che i fumi fuoriescono dal camino, se non immettiamo aria esterna in uno stabile ermetico per la combustione, si creerebbe subito una depressione con conseguente malfunzionamento del tiraggio. Alternativamente esistono sistemi di regolazione dell’impianto di ventilazione che registrano la depressione e pilotano una portata differente nei ventilatori di immissione ed espulsione.
Ultima caratteristica da considerare é la produzione di calore. In una casa passiva, dove il fabbisogno energetico é già per definizione molto ridotto, non é pensabile di inserire un corpo riscaldante con parecchi KW di potenza senza sconvolgere il confort abitativo. La scelta dovrà quindi forzatamente ricadere su una stufa o camino di dimensioni molto ridotte. È sicuramente interessante disporre di uno scambiatore di calore che convoglia la maggior parte del calore in un accumulatore ad acqua (ad es. in combinazione con collettori solari o un serbatoio tampone di una termopompa) rilasciando all’ambiente sono una porzione ridotta di energia.
Nel mio caso ho abbinato lo scambiatore di calore, oltre all’accumulatore solare di 10000 litri, ad una condotta che convoglia l’acqua calda prodotta nello stabile sottostante di proprietà familiare. Posso così accendere il fuoco ed utilizzare intelligentemente l’energia in eccesso.
Esistono esempi di abitazioni scaldate unicamente con un stufa a legna o pellets. Il vantaggio della casa passiva é che grazie all’involucro esterno particolarmente isolato la temperatura interna tende a distribuirsi e ad essere molto costante in tutti i locali. In uno stabile convenzionale avremmo invece una marcata asimmetria termica tra il locale dove é situata la fonte calorica ed il resto dello stabile.
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