Ventilazione
La ventilazione controllata é un requisito richiesto obbligatoriamente sia per la certificazione Minergie-P come pure per la certificazione Minergie.
È un concetto che dal profano non viene accettato facilmente. È opinione comune che sia rumorosa, che crei correnti d’aria, che impedisca di aprire le finestre e sia difficile da gestire e regolare. Di fatto una ventilazione controllata in una casa passiva non presenta nessuno di questi inconvenienti, naturalmente a condizione che sia stata ben pianificata ed installata a regola d’arte. Sul Web sono disponibili parecchi “manuali di progettazione” basati su numerose installazioni collaudate con successo da molti anni. In Ticino questi impianti sono veramento poco diffusi, ma in Germania e Austria, dove da tempo si lavora intensamente al concetto di risparmio energetico e confort abitativo, sono assai diffusi.
La base del concetto di ventilazione controllata consiste nell’immissione di aria pulita nei locali di “soggiorno” (camere, salotto, ufficio), mentre viene aspirata dai locali “umidi” come bagni e cucina, passando dagli spazi intermedi (atri, corridoi e scale). La stessa aria viene in pratica utilizzata 3 volte e a dipendenza della funzione del locale: immissione, transizione, aspirazione.
L’aria viziata aspirata non viene espulsa direttamente, ma attraversa lo scambiatore di calore dove cede la propria energia all’aria proveniente dall’estreno e viene così recuperato circa l’80% del calore.
L’aria espulsa non é comunque completamente raffreddata, e l’energia residua é utlizzabile da una termopompa aria-acqua che permette sia la preparazione dell’acuqa sanitaria, sia il riscaldamento dell’abitazione tramite la ventilazione. È questo il concetto alla base del termine “casa passiva”, cioè una casa che non é riscaldata con un impianto attivo di riscaldamento come radiatori o serpentine a pavimento, ma il minimo apporto energetico residuo può essere efficacemente fornito tramite l’impianto di ventilazione. Considerata la minore capacità di accumulo di energia dell’aria rispetto all’acqua, questo concetto é applicabile solo agli stabili con un fabbisogno energetico molto basso (10-15 KWh/m2anno), altrimenti si dovrebbe lavorare con temperature troppo alte, poco confortevoli e con un rendimento inferiore.
Per ottimizzare ulteriormente il rendimento della ventilazione controllata, é possibile convogliare l’aria esterna in un registro interrato ad una profondità minima di 1.5 metri. L’aria esterna viene così preriscaldata aumentando il rendimento della ventilazione e contemporaneamente si evitano problemi di gelo nello scambiatore di calore. Considerato che ad una profondità superiore di 1.5 metri la temperatura é piuttosto costante durante tutto l’anno ad una temperatura di circa 10° C, il registro interrato migliora anche il confort estivo con un lieve rinfrescamento dell’aria immessa.
Nel mio caso ho utlizzato una condotta in PVC con un diametro di cm 25 ed una lunghezza di 30 metri, interrati nello scavo perimetrale alle fondazione ad una profondità che raggiunge i 5 metri. In questi primi mesi invernali ho potuto constatare una grande efficienza del registro: anche a temperature di alcuni gradi centigradi sotto lo zero, la temperatura dell’aria all’entrata nella casa non é mai scesa sotto i 7°C.
Dalla letteratura disponibile sul Web i pareri sui materiali da impiegare per la fabbricazione del registro sono molto discordi. Statisticamente, ma non scientificamente, sembrerebbe che il miglior materiale siano i tubi neri in PE utilizzati per le canalizzazioni. In rapporto al PVC (tubi arancioni, anch’essi utlizzati per le canalizzazioni) hanno un costo molto maggiore, ma offrono il vantaggio di una maggior resistenza agli urti e la possibilità di eseguire saldature ermetiche che escludono infiltrazioni dal terreno. L’alternativa più economica é rappresentata dai tubi fodera utlizzati per la posa di cavi elettrici, ma presentano lo svantaggio di una bassa resistenza alla pressione. Inoltre i diamentri disponibili sono generalmente limitati ad un massimo di cm 20. Il diametro interno di cm 18, se utilizzato con portate in case unifamiliari di generose dimensioni, comporta già una notevole perdita di pressione, con conseguente maggior fabbisogno energetico e maggior rumorosità del ventilatore.
Chi ha l’occasione di visitare una casa Minergie-P con una ventilazione controllata non potrà che ricredersi sul confort abitativo che può offrire questo concetto.
Visto che per la ventialazione quotidiana non é più necessario aprire le finestre, ne deriva una maggiore sicurezza contro le intrusioni e minore disturbo da rumori esterni.
Per persone sensibili a pollini o polveri é pure possibile applicare un filtro che trattiene questi elementi indesiderati.